Guardia Costiera contrasto al preposizionamento abusivo delle spiagge libere
L’attività di abusiva occupazione delle spiagge libere con il preposizionamento è un fenomeno noto, che va combattuto con il senso di civiltà, ma quando questo non basta, è necessario l’intervento degli apparati dello Stato, ed in questo caso della Guardia Costiera.
Intensa attività operativa espletata dagli uomini della Capitaneria di porto-Guardia Costiera di Gaeta nel corso della settimana, per garantire il regolare svolgimento delle attività balneari lungo il litorale di giurisdizione, nell’ambito dell’operazione estiva “Mare Sicuro 2020” dell’intera Riviera Pontina.
Numerosi i controlli per contrastare il fenomeno dell’abusiva occupazione delle spiagge libere. Le operazioni, effettuate anche alle prime luci dell’alba con l’impiego di personale in abiti borghesi e dopo preventivi sopralluoghi, hanno consentito ai militari di accertare varie condotte irregolari sul litorale gaetano (spiagge di Sant’Agostino, Serapo e Fontania) e Formia (Santo Janni), in collaborazione con le altre forze di polizia, fra cui in particolare la Polizia di Stato del Commissariato di Gaeta.
Fra le violazioni più comunemente riscontrate, la preventiva ed arbitraria occupazione di aree demaniali da parte dei noleggiatori di attrezzature balneari, con il preposizionamento di ombrelloni, sdraio e lettini senza l’effettiva richiesta dei bagnanti – come se fossero veri e propri stabilimenti balneari – oppure con l’occupazione di spazi liberi con canoe e pedalo’.
Sul litorale di Gaeta, in altri 4 casi è stata riscontrata l’assenza dell’assistente bagnanti dalla propria postazione di salvamento.
Le attività di controllo hanno portato, nel complesso, all’elevazione di verbali amministrativi per oltre 8.000 euro, con relativa diffida alla rimozione delle attrezzature balneare illegittimamente posizionate.
Durante i controlli, inoltre, nei tratti di spiaggia libera di Gaeta si sono potuti verificare i sistemi di delimitazione degli arenili adottati ai fini del distanziamento sociale anti COVID-19, previsti dall’Ordinanza balneare n. 129/2020 della locale Amministrazione civica. Tali sistemi sono utili ad individuare, mediante il posizionamento di idonei e preventivi apprestamenti (quali nastri, birilli od aste inferiori degli ombrelloni), i punti in cui è possibile installare in sicurezza le attrezzature balneari (anche le proprie se non si vuole usufruire di quelle a noleggio).
Come chiarito dal Comune di Gaeta, tali sistemi di delimitazione, a discrezione e responsabilità del concessionario dello stabilimento/convenzionato all’esercizio di noleggio delle attrezzature balneari, possono rimanere installati anche durante le ore notturne, al fine di velocizzare le operazioni di contingentamento della mattina successiva ed evitare possibili assembramenti. Restano naturalmente a carico del titolare della concessione o del noleggiatore le necessarie attività di sanificazione di fine giornata.
Si ricorda, in ogni caso, che è tassativamente vietato il preposizionamento di altre attrezzature balneari (parte superiore degli ombrelloni, lettini o sdraio): questi comportamenti illeciti, oltre a violare le norme sull’utilizzo del pubblico demanio marittimo e creare situazioni di confusione e sopruso per gli utenti, spesso ingiustamente confinati nelle aree retrostanti delle spiagge, costituiscono anche una forma di concorrenza sleale nei confronti degli operatori del settore che rispettano le regole e corrispondono all’erario i previsti canoni demaniali. Infine, è sottoposta ad attento monitoraggio, da parte dell’Agenzia Regionale di Protezione Ambientale del Lazio (A.R.P.A.), con il supporto operativo delle motovedette della Guardia Costiera, anche la qualità delle acque del Sud Lazio. Svariate, infatti, sono state nel recente periodo le attività di campionamento delle acque, ad oggi con buoni risultati come emerso dalle analisi di laboratorio a cura del personale A.R.P.A. Di origine naturale e non inquinante, come confermato dallo stesso ente tecnico-scientifico, le schiume rilevate e più volte segnalate dall’utenza balneare in alcuni tratti di mare del litorale provinciale.
Speriamo che gli Enti locali ricevuti i relativi atti della Guardia Costiera provvedano ad attivare le procedure di revoca nei confronti di chi non rispetta le regole a discapito della collettività.