Gaeta e lo stadio di calcio Riciniello
Grazie alla collaborazione con la pagina Facebook ilovegaetafotografando principale media partner locale, vi proponiamo delle inedite immagini dello stadio Riciniello della Città di Gaeta, della Riviera Pontina.
Gaeta e lo stadio di calcio Riciniello. Nel 1914 si registra la costituzione della prima vera società polisportiva biancorossa: l’Ardisci e Spera. Dopo aver dato lustro per circa un quindicennio allo sport gaetano, l’Ardisci e Spera (unitamente all’ S.S.Gaeta 1920, all’U.S. Caieta e al Dopolavoro Gaetano) concorre per volere delle istituzioni politiche comunali al processo di riunificazione delle diverse realtà agonistiche cittadine terminando le proprie attività nel 1930. La Polisportiva Gaeta, unica e diretta discendente dello Sporting Club “Ardisci e Spera” e dell’S.S. Gaeta, viene fondata il 19 gennaio 1931 con il nome di Associazione Calcio Aquilotti, denominazione che pochi mesi dopo lascia il posto all’attuale Polisportiva Gaeta.
La neonata società del golfo, presieduta prima da Luigi Martano e poi da Giuseppe Mariotti, si iscrive nella stagione calcistica 1931-32 al campionato regionale laziale U.L.I.C. di Seconda Categoria e nel 1932-33 al torneo di Terza Divisione, quinto livello del calcio italiano dietro la Serie A, la Serie B, la Prima Divisione e la Seconda Divisione. Nel corso di quest’ultimo campionato ha l’opportunità di disputare i primi storici derby con il Cisterna e con la Di Biagio Terracina e di affrontare per la prima volta il Frosinone (Bellator Frusino). Chiude il torneo al quarto posto sfiorando l’ammissione agli spareggi regionali previsti per l’ammissione alla Seconda Divisione. Nel 1933-34 il Gaeta del presidente Mariotti e dell’allenatore-giocatore Vincenzo Montaretto, torna ad iscriversi in Terza Divisione ma non porta a termine il torneo ritirandosi alla nona giornata per motivi economici. Nel corso del 1933 la Polisportiva ha anche modo di affrontare al “Montesecco” il Napoli di Attila Sallustro, che nella stagione 1931-1932 si era classificato terzo nel campionato di Serie A; tale storica gara amichevole termina due a uno a favore dei partenopeI, rinnovando i legami di amicizia con il club azzurro. Dopo la crisi del 1934 la società biancorossa si associa prima ai Fasci giovanili di combattimento e poi all’Opera Nazionale Dopolavoro partecipando ai tornei provinciali dei “Fasci” e ai campionati di Sezione Propaganda FIGC del Basso Lazio. Nel 1937 la Polisportiva si associa invece alla Gioventù Italiana del Littorio tornando ad allestire una squadra competitiva.
Nella stagione 1937-1938 la compagine biancorossa vince nettamente il torneo di Seconda Categoria della Sezione Propaganda FIGC laureandosi Campione della Provincia di Littoria. Nella stagione successiva il Gaeta si iscrive al campionato di Seconda Divisione laziale annoverando tra le sue file elementi di notevole levatura tecnica come il portiere Colavolpe, i difensori Riciniello, Arcella, Ranieri, Nardi e Faiola, i centrocampisti Scarpato, Di Spigno, Fiorenzano, Manieri, Montano e Pagano, gli attaccanti Cervone, Giri, Pampaloni e Perrone; tra le file biancorosse è inoltre presente il centravanti romano Luigi Perugini, futuro protagonista di una brillante carriera agonistica con le casacche prima dell’Ala Littoria (Serie C) e poi del Palermo (Serie A, 1945-46). La squadra allenata da Gianni Mazzoleni, sostenuta economicamente dal presidente Lorenzo Vagnati e dalla G.I.L., vince il torneo del 1938-39 dopo un lungo testa a testa con la Civitavecchiese II e il Civitacastellana conquistando la promozione in Prima Divisione, “Quarta “Serie” nazionale e massimo campionato regionale dietro la Serie A, la Serie B e la neocostituita Serie C.
Nella stagione 1939-1940 il Gaeta di Vagnati è la migliore squadra della provincia di Littoria, l’unica a partecipare al campionato di Prima Divisione. La matricola biancorossa, spesso in campo con una divisa completamente nera, parte con propositi ambiziosi conducendo la prima parte del torneo in testa alla classifica e accreditandosi come una delle principali favorite alla promozione in Serie C. Un girone di ritorno meno brillante non le permette il passaggio alla categoria superiore relegandola al quinto posto finale.